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Trattare il cuore coi piedi

di Claudio Monnini



Non è detto che fare le cose in modo sostenibile sia un sacrificio: nella maggior parte dei casi migliora la qualità della nostra vita, e ci fa risparmiare un sacco di soldi. La sostenibilità in fondo è stata praticata dagli albori della storia, fino alla generazione dei nostri genitori o dei nostri nonni, non c’è troppo da inventare.


Una delle cose su cui non ci facciamo troppe domande, è il modo dispendioso, in termini di risorse energetiche, di bilancio ecologico, di denaro, e non ultimo di tempo, con cui affrontiamo la quotidianità; osserviamo questa sequenza di eventi quotidiani, in cui magari molti di voi (soprattutto chi vive in città) si riconosceranno:

sveglia la mattina, vesti i bambini, porti il cane sotto casa, sali, prendi l’auto, porti i bambini a scuola, monti in auto, passi a fare un po’ di spesa, ti immetti nel traffico per andare al lavoro. La sera torni in auto, prendi i bambini o li porti a fare sport, torni a casa, porti giù il cane, imposti la cena, vai in palestra perché è il giorno dedicato, torni a casa (in auto), ceni, metti a letto i figli, porti giù il cane, vai a letto.



Alla fine di questa sequenza, se hai un contapassi sul cellulare, scopri che di passi ne hai fatti meno di mille. Un po’ troppo pochi per avere un cuore sano. Certo, hai rimediato iscrivendoti in palestra (500€/anno), ma non sempre hai il tempo di andarci, anzi, non ci vai quasi mai. Hai speso circa 2 ore e mezza della tua giornata in coda nel traffico, (tempo in cui non puoi leggere un libro, chiamare un amico, sbrigare cose) inquinando e consumando carburante, spendendo di manutenzione della macchina, di assicurazione, e infine per i piccoli guasti. Nemmeno il tuo cane è troppo contento delle passeggiate corte e frettolose. Dopo qualche anno arrivano i problemi di salute, il sovrappeso, e credi che sia un effetto dell’età.



Immagina invece se fai le stesse cose a piedi: ti dai l’obiettivo minimo dei 10.000 passi al giorno.

Esci di casa col cane e accompagni i figli a scuola a piedi (nella maggior parte dei casi sono meno di due chilometri). Al lavoro ci vai coi mezzi, a piedi o in bicicletta, ma potendo praticare lo smart working sai che dopo la scuola ti puoi concedere una lunga passeggiata col cane, fare la spesa e tornare a casa a lavorare. Il cuore ringrazia, perché 10.000 passi è la soglia minima quotidiana per farlo durare a lungo. Ma anche le gambe, i glutei, il giro vita, ringraziano di questa manutenzione gratuita. Probabilmente non avrai bisogno di lavarti la coscienza con un’iscrizione inutilizzata in palestra, o, meglio, avendo risparmiato il tempo del traffico in auto, avrai un’ora libera da dedicare alla palestra, o a una corsa nel parco, o a una nuotata.



I costi di manutenzione della tua auto crollano vertiginosamente, al punto che ti chiedi se valga sempre la pena di averne una, nel tuo caso, o se non ti serva solo per le vacanze, magari a noleggio. Il pianeta ringrazia, e i tuoi figli che lo abiteranno dopo di te, perché tanti comportamenti virtuosi renderanno più abitabile il loro mondo, domani. l’Italia ha un’impronta ecologica di circa 3 pianeti, vuol dire che se tutti vivessero come gli italiani il mondo dovrebbe essere tre volte più grande, in termini di risorse. Certo meno di paesi come Emirati, USA, Cina per i quali di mondi ne servirebbero 15, ma, in ogni caso, la Terra non cresce, è sempre grande uguale.


Insomma, per avere un cuore grande, serve muovere i piedi.

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