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Sei tu la primavera?

di Serena Fantini.


Quando i miei figli erano piccoli, c'era un racconto di Caroline Pitcher che amavo particolarmente leggere loro. Narrava la storia di un orsetto che va in letargo con la promessa da parte di mamma orsa di conoscere al suo risveglio la Primavera. Impaziente come tutti i cuccioli, l'orsetto si sveglia prima del tempo ed esce di nascosto dal rifugio per vagare nella natura pieno di curiosità. Nella storia incontra diversi animali più o meno pericolosi ai quali rivolge ingenuamente la stessa domanda: "Sei tu la primavera?". Dopo diverse peripezie viene raggiunto da mamma orsa che lo consola e finalmente gli mostra la bellezza della natura trasformata.



Ciò che amo di questa storia è la curiosità che spinge il cucciolo di orso a cercare la primavera, senza sapere assolutamente di cosa si tratti. La meraviglia è data dalla scoperta di ciò che non conosciamo e personalmente amo ricordare l'interrogativo di questa storia quando osservo i primi cambiamenti nei parchi cittadini, per osservare le cose con lo sguardo di chi non sa ma vede per la prima volta.

Negli anni Cinquanta, Rachel Carson, biologa marina e madre del movimento ambientalista, in un delizioso saggio tradotto un paio di anni fa con il titolo "Brevi lezioni di meraviglia" invitava ad aprire gli occhi alla bellezza naturale domandandosi: "Che effetto mi farebbe se lo vedessi per la prima volta? E se sapessi che non potrei vederlo mai più?"

La stagione primaverile è il momento perfetto per iniziare a mettere in pratica questo consiglio perché la natura si mette in mostra e ignorarla è pressoché impossibile.

Proviamo allora a entrare nei parchi con la curiosità di un bambino, per muoverci alla ricerca dei primi segnali di risveglio, dei nuovi fiori, delle gemme, delle tenere foglioline verdi. Osservare la rinascita è elettrizzante, specialmente se abbiamo frequentato i parchi durante l'inverno, perché possiamo ripercorrere strade note a caccia dei nuovi tesori, incantandoci ad ogni indizio e godendo della gioia della scoperta.



Nella medicina tradizionale cinese, per la quale il benessere si manifesta nell'equilibrio dinamico di 5 elementi (o movimenti), l'energia della stagione primaverile si esprime attraverso il movimento Legno che, come ben ci mostra la natura, si manifesta verso l'esterno (yang). La stessa energia si muove dentro di noi anche se spesso la stanchezza accumulata durante i mesi invernali ci impedisce di accogliere questa esplosione vitale con la forza necessaria.

Vivere il contatto con la natura in un atteggiamento di consapevolezza e ascolto può essere un modo per ritrovare l'equilibrio necessario per migliorare il nostro stato di salute, anche in una grande città. Il mio invito è di muoversi nel verde accogliendo ciò che ci circonda senza pregiudizi. Dedichiamo del tempo ogni giorno per attraversare almeno un parco. Spostiamo lo sguardo sugli alberi, anche quello solitario vicino alla fermata del tram, portiamo attenzione a ciò che ci circonda. Ritroviamo quella frizzante sensazione di meraviglia, quella spinta che invita a creare, che illumina il nostro pensiero, che ci permette di sentire che anche noi stiamo vivendo il nostro periodo di rinascita.


La NatureTherapy® è una pratica basata su semplicità, ascolto e condivisione che permette di vivere pienamente il contatto con la natura, godendo della sua energia e dei suoi benefici. Se sei interessato a partecipare a esperienze di gruppo nei parchi milanesi e dell’hinterland, contattaci.





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