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  • Laura

I giardini terapeutici. Una realtà oramai irrinunciabile


Foto di Pasja1000 da Pixabay


I giardini terapeutici sono aree verdi progettate ad hoc, attraverso lo studio di colori, profumi e forme delle piante, per essere utilizzati come supporto per la cura di patologie, sia fisiche sia mentali. Utilizzati anche per la cura delle dipendenze sono diventati sempre più di uso comune, soprattutto negli ultimi anni.


Ci troviamo spesso ad ascoltare i nostri passi sulle foglie secche o il rumore del vento fra i rami, ad osservare un tronco particolarmente imponente o cercare il cielo attraverso le chiome degli alberi. "Sono tutte azioni semplici che hanno però il potere di risvegliare ricordi e donare una sensazione generale di benessere. Nell’era della iperconnessione le persone hanno bisogno di prendersi una “pausa” dagli schermi, guardarsi attorno e tornare a sentirsi parte della natura."

Per questa e altre ragioni a Parcobello basiamo tutte le nostre attività sull'importanza di creare un legame profondo con la natura, che crediamo sia un'opportunità di crescita e miglioramento per tutti. Siamo consci del fatto che la società odierna vive una crisi dovuta proprio al distacco prepotente dalla terra e dal mondo vegetale in primis e sosteniamo ogni iniziativa che ci riporti là, da dove eravamo partiti.

Consideriamo il contatto con l'elemento vegetale e l'immersione in ambienti verdi uno stimolo per grandi e piccini. I nostri laboratori intendono mostrare le piante con un'ottica diversa, avvicinando il pubblico attraverso il gioco, la danza, il lavoro manuale. Nell'arco di una o due ore di attività vediamo le persone trasformarsi e passare dalla fretta alla calma, dall'agitazione al rilassamento... il verde aiuta tanto e lo vediamo costantemente.

L'inesorabile crescita nell'utilizzo dei giardini terapeutici è la dimostrazione che il verde ha un potere incredibile nella cura della nostra persona, fragile e in crisi. Ammalata di artificio.


In Italia vantiamo una figura di riferimento di prestigio per la progettazione di questi giardini in Italia: Andrea Mati, paesaggista, vivaista, ma anche musicista e poeta.

"Lavorare con il verde, secondo Mati, vuol dire comprendere le regole della natura e imparare così a conoscersi meglio, accettarsi e crescere."

Oggi il progettista pistoiese, che in curriculum ha giardini di straordinaria bellezza in Italia e in Europa, come quello del Guggenheim di Venezia e delle ville di star come Sting e i “Giardini di Marzo” di Mogol, porta avanti il suo format dei giardini terapeutici per aiutare, non solo i disagiati, ma anche i malati nel loro percorso di riabilitazione cognitiva e fisiologica. “Una persona in difficoltà è come una pianta sofferente: con cure appropriate, tempo e pazienza può riprendersi, tornare a crescere e rifiorire”, dice appunto Mati che ha pensato la sua “terapia verde” a seconda della patologia.

Da 30 anni l’architetto si occupa di realizzare giardini terapeutici per rispondere alle esigenze delle utenze fragili e per contribuire a ridurre, proprio grazie al diretto contatto con la natura, la somministrazione di farmaci nei protocolli di cura.


Se volete saperne di più su Andrea Mati e sul suo mondo fatto di giardini terapeutici e tanti ottimi progetti, potete leggere l'articolo completo sul sito di Lifegate.


Buona lettura

noi di Parcobello

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