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Genitori Antismog, una realtà da sostenere

Aggiornamento: 11 mag 2022

di Laura Dondi


Come mamma di due bambini della scuola primaria ho avuto modo di partecipare ad un'iniziativa di alcuni genitori, che si chiamava “Massa Marmocchi” e in alcuni giorni stabiliti andavamo tutti a scuola in bici, con pattini, monopattini, qualunque mezzo green esistente o inventato. Bloccavamo la strada, la occupavamo tutta ed era esilarante vedere le reazioni dei poveri automobilisti snervati da tanta lentezza.

Ecco, il principio è proprio quello che propone l'associazione Genitori Antismog, che attraverso iniziative diverse, tra cui l'ormai ben nota Siamo nati per camminare, affronta il tema del traffico cittadino e propone attività, giochi e partnership per spingere le persone ad utilizzare mezzi differenti dall'automobile. Si può fare, parola di una che è senza macchina da anni e che usa bici, mezzi pubblici, tutti gli sharing del mondo e qualche volta, se proprio non si trova altra soluzione, noleggia l'auto o se la fa prestare. Ma credetemi, è comunque diverso dal possederla e usarla quotidianamente per ogni piccolo spostamento. E' un cambio di mentalità, è addirittura una libertà conquistata dal peso di dovere gestire un mezzo impegnativo per manutenzione e pensieri correlati. Con le auto in sharing questo pensiero sparisce. Una volta parcheggiata l'auto questa non esiste più... e non è una cosa da poco.


Ma cos'è l'associazione Genitori Antismog e il progetto “Siamo nati per Camminare”? Cito le loro parole:

Siamo nati per camminare è un progetto-gioco finalizzato a promuovere una mobilità più sostenibile lungo il percorso casa-scuola. Accanto a questo obiettivo generale, per ogni edizione viene individuato un tema/obiettivo specifico legato alla relazione tra i bambini e lo spazio pubblico per sollecitare all’interno delle scuola e delle famiglie, una riflessione sull’importanza che ha per i bambini il crescere in un ambiente rispettoso dei loro bisogni.


Gli obiettivi sono:

  • Far vivere ai bambini e le loro famiglie l’esperienza dell’andare a scuola in modo sostenibile, sperimentando in prima persona come il proprio comportamento possa contribuire alla creazione di una città meno inquinata e più vivibile

  • Promuovere uno stile di vita più attivo e sano

  • Sensibilizzare le famiglie sull’importanza che ha per i bambini il poter vivere in un ambiente quotidiano meno inquinato e più accogliente, sicuro e rispettoso dei loro bisogni di muoversi e giocare.


Abbiamo intervistato Lucia Robatto, presidente di questo bellissimo progetto. Ed ecco cosa ci racconta.


Cos'altro fate come Genitori Antismog?

Siamo un’associazione che da 22 anni si occupa di sensibilizzare le amministrazioni e i cittadini sul tema dello smog e del traffico. Lo facciamo in tanti modi: attraverso la comunicazione, che nell’ultimo anno abbiamo potenziato con un sito nuovo, una nuova Newsletter e la nostra pagina Facebook che oggi ha quasi 8000 follower; facendo sinergia, con le altre associazioni ambientaliste e soprattutto con i progetti.

Dopo aver parlato per anni di inquinamento, ci siamo resi conto che è molto più efficace sensibilizzare le persone parlando di soluzioni e non di problemi, per questo portiamo avanti dei progetti positivi e propositivi.

In particolare abbiamo realizzato Siamo nati per camminare per i bambini, TréntaMI (sperimentazione di Zona 30) per i residenti di quartiere e i Negozi Amici dell’Aria per i commercianti.





Quali iniziative avete in serbo per il prossimo futuro?

Nel prossimo futuro vogliamo continuare innanzitutto a mantenere il legame che abbiamo costruito con le scuole e con le famiglie grazie a Siamo nati per camminare; potenziare ancora di più la comunicazione, cercando di offrire una Newsletter sempre più ricca di spunti ed informazioni. Ma soprattutto consideriamo vitale proporre alla città un nuovo progetto. Ne abbiamo in mente uno ma…è ancora top secret!


Qual è la risposta delle persone?

Attraverso la Newsletter e i social abbiamo un osservatorio su una parte della città, quella che chiede il cambiamento. Ma sono convinta che anche chi non ci segue o critica il nostro lavoro sarebbe poi disposto ad usare la bici se avesse la possibilità di farlo in sicurezza e a non usare la macchina se si trovasse ad avere soluzioni più competitive.


Avete notato un cambiamento nella percezione delle automobili da parte dei bambini e delle loro famiglie?

Sempre più spesso sento persone che raccontano di aver venduto l’auto…è un processo lunghissimo ma l’idea che l’auto impatti fortemente sulla comunità e che usarla sia soprattutto un fattore culturale si sta facendo strada, a dispetto di chi si sente ancora in diritto di girare in città da solo dentro un fuoristrada, magari per fare pochi kilometri.

Voi dite questo:

Il gioco vuole aiutare i bambini a mettere a fuoco come qualsiasi elemento dello spazio pubblico possa essere usato per giocare e ricordare agli adulti che i bambini hanno il bisogno e il diritto di usare i marciapiedi, i parterre, le piazze, ecc. come luoghi di esplorazione, relazione e crescita.

I bambini avranno il compito di scoprire i mille modi in cui si può giocare con ciò che incontrano quando si muovono a piedi per la città: panchine, gradini, archetti, recinzioni, alberi, insegne, graffiti, persone…





E' un concetto molto bello, anche noi pensiamo che si possano fare attività divertenti con quello che c'è a disposizione e con tanta fantasia. Quali sono le esperienze più strane che vi hanno raccontato?


Si sta per concludere la 10° edizione di Siamo nati per camminare e quest’anno abbiamo chiesto ai genitori di inviarci le foto dei giochi che i bambini hanno inventato con gli elementi dello spazio pubblico (tombini, panchine, paletti ecc) Ecco, più che “strane” definirei queste esperienze “normali”, così normali per i bambini ma così rare da vedere perché lo spazio pubblico non è pensato e disegnato per loro. Non è un messaggio da poco e dovrebbe essere dovere di noi adulti riflettere su quante opportunità togliamo ai bambini in nome del nostro bisogno di spostarci in auto.

Chi volesse vedere cosa sanno fare con la loro fantasia e capacità di adattamento, invito a guardare le foto dell'ultima edizione di Siamo nati per camminare sulla nostra pagina Instagram:


Consiglio di tenere d'occhio questa associazione, gli spunti non mancano e neppure le occasioni per provare a divertirsi in maniera diversa o, come dice Lucia, “normale”. Una normalità antica, quasi persa ma facile da riconquistare perchè certe cose, alla fine, non cambiano mai e due legnetti, un tombino o delle foglie possono essere un mondo per i bambini... e a volte anche per i grandi.

Conosceteli sul sito www.genitoriantismog.it.


Parola di Parcobello.

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