Fondazione EOS e la cultura
di Laura Dondi
Fondazione EOS -Edison Orizzonte Sociale - prende il nome dalla divinità greca condannata ad amare in eterno gli esseri umani e nasce con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita della parte più fragile delle comunità attraverso soluzioni condivise, in grado di attivare reti territoriali virtuose, per rispondere in modo nuovo ai bisogni sociali e individuare nuove risorse.

Con quest'ottica, e allargando un po' lo spettro delle consulenze, nel 2011 EOS mette a punto un protocollo virtuoso che viene consegnato alle case di produzione cinematografiche, con lo scopo di fornire utili consigli per rendere sostenibili le azioni messe in campo sui set.
Sono indicazioni utili volte a condurre le case di produzione ad effettuare le scelte giuste riguardo al risparmio energetico, alla scelta dei materiali, ai trasporti fino ad arrivare alla scelta degli alloggi, del catering e della gestione della troupe in linea generale.
EOS non si limita a dare delle linee guida. Per fa sì che queste buone pratiche siano agevolate e prese davvero in considerazione chiude degli accordi con le Film Commission, in particolare con quella di Regione Piemonte, sempre molto attiva e piena di iniziative, per dare formazione alle produzioni cinematografiche ospitate nel territorio arrivando ad inserire l'applicazione di tali linee guida tra i criteri premiali per accedere ai bandi dell'organizzazione.
Sono molti i film prodotti seguendo queste direttive, solo per citarne alcuni: Il capitale umano di P. Virzì, Torneranno i prati di E. Olmi, Il ricco il povero e il maggiordomo di Aldo Giovanni e Giacomo, Il nome del figlio di F. Archibugi e molti altri.
Un'iniziativa utile, lungimirante e da emulare in molti altri ambiti. Il mondo degli eventi, ad esempio, avrebbe bisogno di pratiche virtuose di questo tipo. Forse la difficoltà in questo ambito è il finanziamento privato e, non dovendo quasi mai accedere a bandi e di conseguenza dimostrare a nessuno di avere delle caratteristiche adeguate, diventa difficile "imporre" questo modus operandi. Mettiamoci anche il fatto che per seguire alcune di queste linee guida molto probabilmente i tempi e i costi si dilaterebbero non poco e questo non agevola la scelta virtuosa.

Il rapporto tra Fondazione EOS e la cultura non si ferma qui e approda ad una collaborazione con il Museo Egizio di Torino.
“Il Museo Egizio sente la responsabilità di porsi come soggetto attivo promuovendo una trasformazione che vede al centro il confronto e la riflessione, anche su tematiche di interesse collettivo. In questo contesto, temi come l’emergenza ambientale e sociale trovano un terreno fertile e contribuiscono a costruire il museo come luogo di partecipazione attiva. Con Edison prima e, ora anche con Fondazione EOS, abbiamo avviato una collaborazione strategica con l’impegno di promuovere buoni comportamenti e adottare pratiche sostenibili.” Christian Greco, Direttore Museo Egizio.
Questo per Fondazione EOS vuole essere l'inizio di un percorso legato alle buone pratiche di comportamento sostenibile, che possa essere replicato da altre associazioni culturali per dare il via ad una catena di esempi e suggerimenti per gli utenti di realtà che non sono ancora strettamente legate alla sostenibilità, ma che sentono questa esigenza come urgente.

Il fatto che il tema sostenibilità sia uscito dalla sua sfera di competenza per arrivare ad essere trattato in ambiti culturali diversi è sintomo di grande apertura e di grande urgenza che senz'altro aiuterà ad approcciare la questione in senso estremamente pratico, per suggerire atteggiamenti tangibili oltre che "discutere" di quanto sia necessario un cambio di rotta.
La rivoluzione culturale parte sempre dal basso, dalle persone e solo così avrà la chance di diventare parte della vita quotidiana di tutti noi, ancora troppo legati alle parole e alle buone intenzioni ma senza un vero metodo comportamentale da mettere in atto.
Seguiremo le iniziative di Fondazione EOS e chissà, magari un giorno riusciremo a collaborare su qualche progetto virtuoso e utile alla comunità. Ce lo auguriamo con tutto il cuore.
Noi di Parcobello